domenica 31 gennaio 2010

Troppo evidente per non essere notato...

Vago spesso tra le pagine di libero.it, seppur di passaggio per poi controllare la posta.

Chi scrive gli articoli sul portale, spesso, si lascia tentare da battute facili tipo Bar Sport, o da notizie tratte dalle indecenze quotidiane compiute nei reality.
Sederi al vento e fotogallery dedicate alle prodezze dei chirurghi estetici sono all'ordine del giorno, così come un'attenzione meticolosa per le veline e le soubrette di turno che sfilano in tv.

Libero mi delizia anche via e-mail, con la sua newsletter, inviandomi le notizie con cui ci illumina. Sono notizie che arrivano sistematicamente in ritardo rispetto ai fatti, anche di un giorno talvolta, ma questo è un discorso a parte.
L'esposizione non è certo un granché, difficile non leggere solo raramente. Ma l'oggetto di messaggi come questo salta all'occhio. Una chicca clamorosa.














Unica spiegazione possibile: l'ambiguita è voluta.
Ma in questo caso, la figura è ancora peggiore.
Forse rileggere sarebbe una soluzione efficace...

mercoledì 27 gennaio 2010

Haiti: ci mancavano i necrofili... per giunta finti...









'Organizziamo viaggi per necrofili ad Haiti. Date una scossa agli ormoni'.
Non è la battuta di un film alla Frankestein Junior, ma il nome di un gruppo sorto su Facebook in questi giorni, poi per fortuna segnalato e chiuso (esiste ancora il gruppo che lo contrasta, riprodotto nell’immagine).
Gli autori di quella che – a dir loro – era soltanto una burla, si sono giustificati e hanno rivendicato il diritto allo scherzo.
Se questo diritto lo hanno davvero, allora possiamo dire tranquillamente che sono degli imbecilli.
Ci sono idee geniali, che fanno sorridere, ridere di gusto, magari con un sorriso amaro, ma lo fanno senza calpestare la dignità umana.

Anche all’epoca dello Tsunami capitarono incidenti simili, accompagnati da gesti ancora più gravi, che hanno reso ogni scherzo del tutto fuori luogo. Non sorprenderebbe, in effetti, se anche dopo la catastrofe Haiti fossero venduti souvenir per necrofili o filmati per i fan del genere.

Il gruppo si presentava su Facebook con una foto eloquente: un uomo abbracciato ad una ragazza in semidecomposizione, dai tratti tipicamente caraibici.
Ed ecco cosa si leggeva al suo interno:

"L' A.V.P.N., agenzia di viaggi per necrofili, ha appena organizzato delle settimane tra gli splendidi scenari haitiani. Il pacchetto vacanza è all-inclusive; cioè comprende la copulazione con donne cadaveri, tra i 7 ed i 97 anni. Continua a viaggiare verso Haiti, un posto sempre nuovo e pieno di sorprese. Il 5% della spesa, sarà devoluto per la ricostruzione dei locali notturni. Approfittatene".

Haiti viene massacrata ancora. E’ vero che gli stupidi non sono una razza estinta, ma davanti a gruppi come ‘Haiti: 200 mila morti inferiori...’ o ‘Diamo asilo alle donne haitiane...non ai bambini’ non ci sono nemmeno parole di insulto.

martedì 26 gennaio 2010

Il cartoon sul sesso sicuro più in voga del momento

E’ vietato ai minori di diciotto anni, ma solo su YouTube e sulla carta

articolo apparso su Spot and Web n. 12 del 26 gennaio 2010


Precisiamo subito che il succo del video - di cui vedrete qui solo qualche fotogramma - è sottolineare l’importanza del preservativo. Il linguaggio utilizzato non include metafore, non ci sono slogan, né doppi sensi. E’ il linguaggio dei giovani, diretto, chiaro.
Si tratta di un cartone animato a luci rosse, che prende spunto dai disegni che spesso troviamo nei bagni pubblici, opera di un maniaco, o di un creativo con manie sconce. Sono disegni che vediamo da quando siamo bambini, in fin dei conti, solo che qui sono più precisi, frutto di mani esperte.
Ci troviamo, per l’appunto, in un bagno pubblico. Se è volgare giudicatelo voi. Arrivati alla fine starete sorridendo, non c’è dubbio.

Ciak, si gira.


Ecco il protagonista del video. E’ un pipino mica da ridere, vivace, vispo, attivissimo, già in preda agli irrigidimenti del caso alla vista della sua amata, una bella patatina dalle lunghe ciglia, con tanto di tacchi a spillo e lunghe gambe sinuose.




Ma lei scappa. A Johnny manca un dettaglio troppo prezioso. E’ nudo. Non ha indossato il capo più indicato per l’incontro rovente in cui spera. Niente preservativo, niente patatina. Che poi è quello che le ragazze dovrebbero dire più spesso di quanto accada.Scappano anche tutte le altre ‘prelibatezze’ che il bagno racchiude. Povero Johnny!






Come se non bastasse, il nostro eroe finisce dritto dritto dentro la tazza. Quando riesce ad uscirne, si ritrova affranto a contemplare la sua solitudine…









Ma ecco la sua salvezza! Una ragazza si sta truccando gli occhi nello stesso bagno e si accorge di lui, mettendo fine alla sua tristezza con un tratto di matita proprio dove serve.








Ecco Johnny con il suo cappottino, di nuovo vispo e vivace, stavolta con il look vincente per conquistare la sua adorata











Non solo, tutte le creature arrapanti che popolano il bagno pubblico tornano da lui. Adesso sì che la festa può iniziare. Il preservativo è il trucco per amare e farsi amare senza imprevisti.










Infine, fumetti e finzione archiviati, il messaggio di fondo. Proteggetevi. Punto.




Su YouTube, a questo video non avete accesso se non siete maggiorenni e non avete un account. Su Facebook, invece, si può condividere come se nulla fosse e si sta replicando come un Gremlin da una bacheca all’altra. Anzi, molto probabilmente, sta spopolando proprio tra gli adolescenti alle prese con i primi bollori. Come la mettiamo? I destinatari più probabili del cartoon non lo possono vedere, il mezzo non lo permette. O meglio, non lo permetterebbe se le regole non fossero ignorate di continuo. Un bene o un male? In ogni caso, complimenti all’autore.

venerdì 22 gennaio 2010

Milc ci mette ancora la testa

Oggi a Lucca il convegno “Comunicare in tempo di crisi”, prossima tappa Firenze


articolo apparso su Spot and Web n. 10 del 22 gennaio 2010


Sarà Lucca oggi ad ospitare "Comunicare in tempo di crisi", convegno posto a chiusura di dell’esperienza di Mettiamocilatesta.it a Comunicazione Virtuosa.
L’agenzia toscana Milc aveva intrapreso nei mesi scorsi un percorso di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su un problema cruciale legato alla crisi: i tagli alla comunicazione, a quella buona, di qualità.
Così, tra le sue tappe all’insegna della provocazione, questo percorso ha incluso quella a Lucca, dove dal 12 dicembre al 23 gennaio Milc è stata presente come espositore. Sono in tanti i sostenitori di questa piccola agenzia di Siena che ha fatto tanto parlare di sé sfruttando l’arma della creatività. E gli stessi Giampiero Cito e Antonio Paolo (rispettivamentemanaging and creative director e strategic planner) sono scesi in campo mettendo per primi le loro teste mozzate a favore di una grande opera di coinvolgimento.
Missione compiuta, possiamo già dire, anche se non è finita qui.
Oggi a Lucca sarà Palazzo Bernardini, la sede dell’Associazione degli Industriali, ad ospitare dalle ore 15 il dibattito sulla comunicazione vincente, con interventi ed ospiti d’eccezione. (Per il calendario degli interventi vi rimandiamo alla pagina Facebook di Comunicare in tempo di crisi http://www.facebook.com/event.php? eid=255045541506&ref=nf)
Farci un salto sarebbe molto interessante, per quelli che invece non possono c’è però la possibilità di seguire i lavori on-line: Milc sarà pronta ad aggiornarci in tempo reale su Facebook e su Twitter, mentre intoscana.it $trasmetterà la diretta streaming dell’evento.

Avatar: il pianeta Pandora sarà messo a nudo

La Hustler è al lavoro sulla parodia porno del successo di James Cameron.
Aspettiamoci prestazioni aliene

articolo apparso su Spot and Web n. 10 del 22 gennaio 2010


Sono certa che tutti sapreste citare uno dei protagonisti di Star Trek e Beverly Hills 90210. Se non ne ricordate il nome, avrete in mente almeno il suo volto. Bitorzoluto nel primo caso, con ciuffo e camiciona a quadri nel secondo.
Sono state moltissime le parodie di serie come queste, tra cui una in particolare. Per gli amanti del genere, Hustler non sarà un nome nuovo. E’ il magazine a luci rosse che ha prodotto parodie in chiave pornografica di varie serie, tra cui le già citate Star Trek e Beverly Hills, ma anche
Happy Days, e recentemente di personaggi come Sarah Palin e Tiger Woods.
La revisione pepata di tutto ciò che ha successo ed è sulla bocca dei media e della gente ha colpito anche l’ultimo colosso del cinema, Avatar. Il film di James Cameron ha registrato incassi record, per quanto si debba precisare che il costo di una proiezione in 3D sia superiore al costo
di quelle tradizionali.
Detto questo, non sappiamo cosa vedremo nel remake porno, quindi non ci resta che immaginare fino al termine delle riprese, sperando che i tempi di lavorazione non siano biblici come quelli del regista di Titanic.
D’altra parte, se biblici fossero, il mondo avrebbe conosciuto il miglior attore porno di tutti i tempi…
I personaggi del film appena uscito nelle sale sono una sorta di specie aborigena, gli indigeni alieni Na'vi, non proprio gradevoli alla vista, a dir la verità. Forse è persino meglio non immaginarli alle prese con i piaceri della carne, come qualcuno invece già vorrebbe.
Cosa accadrà nella versione XXX possiamo intuirlo, ma chissà se gli alieni si accoppieranno con gli umani, se preferiranno starsene tra di loro, se qualcuno scoprirà il lato gay dell’universo o se tutti confluiranno alla fine in una megaorgia planetaria all’insegna dell’amore universale…
Nemmeno il titolo è certo. ‘This Aint Avatar XXX’ è stato giudicato troppo poco allettante dal sito della rivista di cinema Empire, così saranno probabilmente i lettori a proporre qualcosa di
più originale.
Ci si chiede ora se anche la seconda versione sarà proposta in 3D.
Si apprezzerebbero meglio le doti delle aliene, che potrebbero in effetti diventare la passione dei feticisti più accaniti.
Il linguaggio inventato per far comunicare gli indigeni di Pandora non servirà molto a quelli della Hustler, né gli effetti ideati in anni e anni di lavoro da Cameron e soci.
Eppure, ho come il sospetto che di sembianze aliene ne vedremo parecchie anche nella versione XXX. Anzi, ne vedremo sicuramente molte di più.

mercoledì 20 gennaio 2010

La pubblicità è arte, il nudo anche. Ma insieme scandalizzano ancora

In Croazia fanno discutere le affissioni di Radio 101. L’autore dello scatto è il papà di Naked People

articolo apparso su Spot and Web n. 8 del 20 gennaio 2009


Naked People. Si chiama così, senzamezzi termini, il progetto intrapreso lo scorso anno da Sebastian Kempa. Lui è un fotografo tedesco, uno di quelli con il chiodo fisso del nudo, il che non è mai un problema se non si scade nel morboso.
Per scoprire l’idea chiave del progetto in modo completo potete dare un’occhiata al sito naked-people.de, creato proprio per l’occasione. I vestiti sono la nostra seconda pelle. La seconda, non la prima.Un uomo in giacca e cravatta ci fa pensare a qualcuno che lavora in ufficio, ad esempio. Ma sotto? Se sapessimo in anticipo che la stessa persona ha un’ancora tatuata su una spalla, probabilmente avremmo altre aspettative.
Il concetto di fondo è questo.
In concreto, sul sito, facendo scorrere il puntatore del mouse su alcuni soggetti, i loro vestiti scompaiono lentamente. Ci sono casalinghe con la passione per il nuoto, impiegati, elettricisti, artisti.
C’è anche qualche modella, ma è più che altro una carrellata composta da gente comune, con la sua pancetta, la sua cellulite, il suo seno cadente e la sua pettinatura non proprio da star.
Siamo noi, con le nostre pressioni quotidiane e il nostro lavoro non sempre originale.
“Exciting View” è scritto sotto il nome del sito, non a caso.
Lo stesso Kempa ha detto che la sua trovata puntava a permettere alla gente di scatenare la propria vocazione al voyeurismo. Allo stesso tempo, la visione ai raggi X diventava realtà,mentre gli internauti ottengono la possibilità di spogliare soltanto chi volevano. Il sogno di una vita, insomma!
Ma c’è di più. Le persone fotografate – 24 soggetti tra i 20 e i 50 anni - sono state beccate per strada, non c’è niente di costruito, nessun ritocchino a posteriori.
Passo successivo: coinvolgere il maggior numero di persone.
La possibilità di mettersi a nudo è stata riservata a tutti, inviando tre foto, con e senza vestiti. Nessuna pretesa, non servono modelli e non servono fotografi. Serve la propria personalità e una macchina fotografica.
Ma perché parliamo di Sebastian Kempa e del suo progetto partito un anno fa?
Perché è lui l’autore della foto che ha scandalizzato Zagabria.
La croata Radio 101 ha infatti deciso di farsi ricordare oltre che ascoltare, con alcune maxi-affissioni all’insegna del nudo. Protagonista, “un anziano” (dicono tutti) con pancione e pettorali cicciosi in bella vista.
Dettaglio imperdibile, il segno lasciato in vita dei pantaloni probabilmente un po’ strettini.
All’incirca, camminando su una strada qualsiasi, lo sguardo dei passanti dovrebbe essere proprio all’altezza dei ‘gioielli di famiglia’, comunque accuratamente coperti da una scritta.
Ebbene, la campagna ha fatto discutere. Noi, semplicemente, per ora ve la mostriamo.
Non andate via, guardate meglio. Guardate l’affissione e guardate di nuovo il protagonista della foto che avete visto sopra. Già, l’uomo anziano non è un uomo anziano. E’ uno di noi. “Job: educator”. Lo lascereste con i vostri figli?

martedì 19 gennaio 2010

Il telefonino stressa? Picchiatelo!

Quante volte avete dimenticato di spegnere il cellulare?
Di sicuro, molte più volte sarete stati infastiditi dalla suoneria di quello di un’altra persona, mentre goffamente cerca di metterlo a tacere tutte le occhiatacce del mondo puntano verso di lui.
Altre volte, soprattutto al mattino, vorreste lanciarlo contro il muro come certe sveglie per continuare a riposare senza quei fastidiosi bip e ronzii sul comò. I più irrequieti avranno invece optato per rimedi definitivi, come dimostra la foto…

E voi? Molto probabilmente siete anche voi schiavi del vostro cellulare. Non vivreste senza di lui, ma dimenticate di togliere la suoneria persino in chiesa, quelle rare volte in cui ci andate. Per non parlare delle pessime figuracce a convegni e conferenze varie. Quando dovreste stare in rigoroso silenzio, qualcuno vi chiama e Lui diffonde per cielo e per mare la vostra scelta balorda, tipo Satisfaction degli Stones nel pieno di un funerale, o Maracaibo davanti al capo infuriato.

Scott Hudson e Chris Harrison potrebbero essere i vostri salvatori. Insieme ad alcuni colleghi dei laboratori Intel di Seattle, hanno messo a punto un congegno che permette di far tacere il cellulare semplicemente toccandolo.
E se cade? Se lo tocco involontariamente? Tace lo stesso? Nossignore, perché i nostri amici hanno fatto in modo che questo meccanismo riconosca la differenza tra i nostri tocchi. In pratica, il nostro telefonino potrà riconoscere presto quanto siamo seccati e, proprio come un Bobi o un Fido qualsiasi, smetterà di molestare la nostra quiete.

Ma se imparassimo a spegnerlo?

lunedì 18 gennaio 2010

Carenza d'affetto? Non scherziamo...

Una leggenda metropolitana vuole che il consumo incontenibile di cioccolato dipenda da una carenza d’affetto da colmare. Ma chi lo dice che amore e gola non vadano di pari passo?

A sfatare i miti ci hanno pensato anche i vari produttori di leccornie, che non perdono l’occasione per ricordarci il connubio perfetto di sensi appagati. Non pensate solo ai Baci Perugina, pensate al cioccolato al peperoncino, riscoperto alla grande recentemente e – dicono – capace di risvegliare desideri assopiti.

Mangiare un cioccolatino insieme al partner (ma anche quintali di torta Sacher, a dir la verità) è certamente un rituale magico. Ma prendiamo proprio il caso dei Baci. Una volta mangiato il cioccolatino, che peraltro non è una dose soddisfacente, ci resta la curiosità del bigliettino. Quale frase conterrà? Riuscirà a creare un’atmosfera da sogno e a condurci dritti sotto alle lenzuola?
Anche se chiediamo un po’ meno, nella stragrande maggioranza dei casi, quella frase ci lascia alquanto delusi. C’è il solito Shakespeare che strappa sempre un’occhiata romantica tra i due partner, ma c’è anche l’infido Anonimo che spesso ci delude e ci dà l’input per scartare altre decine di Baci. (Sarà una strategia?)
Speriamo allora nei risultati del concorso bandito di recente, a caccia di frasi poetiche inviate dai consumatori, selezionate da Federico Moccia (garanzia di romanticismo?). Le più belle saranno incartate e impacchettate nelle confezioni di cioccolatini. Basterà?

Non penso proprio. Non batterà la trovata delle praline più invitanti del mondo, le M&M’s.
E’ certamente il consumatore giovane ad amarle di più, quello che se ne sta alla fermata, ascolta le canzoni sul suo iPod e intanto sgranocchia questi minicioccolatini colorati.
Ebbene, perché le M&M’s non possono diventare compagne di passeggiata delle coppie di tutto il mondo, scalzando il cioccolatino Perugina a forma di tetta?
Su mymms.it potrebbe esserci persino un regalo di San Valentino azzeccato, seppur costoso trattandosi soltanto di cioccolato.
E’ possibile inviare alla persona amata un sacchetto di praline con stampato su ognuna un breve messaggio. Certo, qualche perplessità inizio ad averla - non si scioglierà? sarà leggibile? - ma in fondo è una buona scusa per leggere il nostro messaggio di persona e ingozzarci di praline anche a San Valentino…

venerdì 15 gennaio 2010

Piccola dedica...

Uso personale del mezzo?
Certo!
D'altra parte il mezzo è il mio...

Messaggio della Simo nella mia casella di posta,
che riporto molto volentieri:

"pancia mia fatti capANNA che questo blog è ricco come pANNA
e per il resto osANNA questa ragazza che ha tanti colpi in cANNA!!!"


...grazie
e un abbraccino pubblico!

giovedì 14 gennaio 2010

d'ANNAzione del giorno
















Oggi
“Pierino, mangia la minestra! Pensa ai bambini di Haiti che non hanno più nulla!”

Domani
“Pierino, mangia la minestra! Pensa ai bambini africani che muoiono di fame!”

Dopodomani
“Pierino, mangia la minestra!”


Obama: "Non sarete dimenticati"


Ma noi avremo dimenticato tutto…

Travel John. Mai più senza

articolo apparso su Spot and Web n. 4 del 14 gennaio 2009


Sarà capitato anche a voi di non resistere più, di pensare “adesso me la faccio addosso”.
Scusate l’argomento, ma in fondo parliamo di bisogni naturali. La fate anche voi, no? E allora non gridate allo scandalo.
In quei momenti di panico, di esplosione imminente, sembra sempre di essere in un deserto dei tartari: non un bar nel raggio di 4 km quadrati, figuriamoci un wc pubblico.
Poi, se siete donne, il problema è doppio. Magari vedete un uomo che si apposta dietro un albero a marcare il territorio e sapete che voi non potete, a voi non è stato concesso di lasciare un ricordino dove vi pare.
Ma laMonfarma ha pensato a voi. Alla fine di questo pezzo la vostra unica domanda sarà “Perché non ci abbiamo pensato prima?”.
Travel John spera di diventare uno degli oggetti indispensabili della vita all’aria aperta di tutti. (Mi chiedo perché tutto ciò rimandi vagamente a ‘quella parte lì’ si chiami John, ma questa è una pura curiosità…) Travel John è “Il tuo W.C. portatile”, così dicono, “un sacchetto in materiale plastico, non inquinante e atossico, che contiene al suo interno uno speciale polimero (denominato Liqusorb) in grado di trasformare all’istante l’urina in un gel inodore”.
Detto così sembra una gran figata, diciamolo senza mezzi termini.
Lo potete usare quando siete in coda, in pellegrinaggio, in campi profughi, durante grandi eventi, allo stadio, durante un viaggio in autostrada, magari anche al supermercato.
Può forse essere utile per i portatori di handicap, questo sì, ma la réclame del nostro amico John punta dritta a noi, noi che quando ci scappa ci contorciamo, stringiamo i glutei e camminiamo veloci. Con 8 euro ci assicuriamo 3 bustine. 3 pipì, mica male.
Ma facciamoci qualche domanda. Vi scappa e avete con voi l’amico John. Che fate? Vi denudate e lo utilizzate in mezzo ad un parco, durante una processione, in Curva Sud e via dicendo? Dovete appartarvi. Già. E allora l’amico John a cosa serve? A un bel nulla, mi viene da dire. Vi mancherà piuttosto la carta igienica. La vostra pipì diventerà un gel profumato, ma se non lo appendete al posto dell’Arbre Magique non so proprio cosa possiate farvene…

sabato 9 gennaio 2010

Le dee dell'abbondanza su V Magazine






Rifatevi gli occhi, maschietti!














Qui di roba ce n'è tanta, tutta autentica e decisamente sexy...
alla faccia di chi si ostina ad osannare modelle pelle ed ossa e costole visibili a km di distanza.







La donna è femmina, la donna ha le curve, la donna è morbida.
Altro che silhouette androgine e sederini taglia 38!








C'è chi, qua e là in Rete, ha già commentato che il grasso fa male alla salute e che così si promuovono stili di vita poco sani.
Grazie a questi imbecilli, milioni di ragazzine in tutto il mondo diventano anoressiche e si ammalano davvero.








La stupidità crea la malattia, non un rotolino in più. Guardare per credere.

giovedì 7 gennaio 2010

Storie di viaggiatori

Binario 18. Perché non 17? Per illudermi forse.
Aspetto un treno che, ovviamente, arriverà in ritardo.
Un monitor LG di ultima generazione trasmette in loop tre messaggi pubblicitari. TRE. Ditemi voi la quantità di pazienza che dovrebbe avere un essere umano per resistere mezz’ora senza mettersi ad urlare in preda ad una crisi di nervi.
Intanto, i nuvoloni hanno sostituito sulla mia testa il sole opaco che riscaldava leggermente il marmo grigio su cui mi sono seduta sconsolata, quello che incornicia gli scalini che conducono al sottopassaggio e agli altri binari. Per inciso, io mi sono posizionata proprio sotto ai monitor.
Risultato: quei tre messaggi mi sono entrati nelle orecchie.

Messaggio numero 1: “Anche quest’anno è già Natale…”
E’ la canzoncina triste, tipicamente italiana, con cui la Conad ha deciso di tormentare anche i pendolari. Canta Andrea Mingardi, si addormenta mezza Trenitalia.



Messaggio numero 2: “Lalalà… the numbers are ten”
Vocina femminile stridula per lo spot di 10 e Lotto. Insopportabile è l’unico aggettivo che mi viene in mente.

Messaggio numero 3: Il mondo dei replicanti
Di questo trailer, noi fermi e infreddoliti in attesa di un treno, ne avevamo proprio bisogno. “Mi raccomando gli zigomi” dice quella che presumo sia una delle attrici protagoniste. Pochi secondi dopo, Bruce Willis (quando la smetterà di fare il figo?) prova a terrorizzarci tutti e a ricordarci che un treno poco puntuale è nulla in confronto a quello che potrebbe accadere agli umani: “Sta per succedere qualcosa al mondo dei surrogati”, afferma preoccupato.

Prima di tutto, il Natale è passato da un mezzo, ma guai a pretendere puntualità quando si sta su un binario.
A parte queste sottigliezze, mi viene da sorridere.
C’è chi non arriverà al suo appuntamento, chi scruta il cielo in cerca dei segni della nevicata in arrivo, chi si stringe ancora di più nel suo cappotto.
I monitor non li guarda nessuno, ma siamo tutti avvolti da quei suoni vagamente inquietanti e tutti – sono sicura – vorremmo farli tacere.

Finalmente arriva il treno.
Di fianco a me si siede una signora impellicciata seguita da un’amica. Scopro che ha appena vomitato e ora è in cerca di un sacchetto di plastica “per le emergenze”, così dice.

Anche stavolta guardo fuori dal finestrino e spero solo che il viaggio finisca in fretta.

mercoledì 6 gennaio 2010

Vediamo se qualcuno c'azzecca...

Non che ci creda o che sia ossessionata da quello che mi riservano gli astri, anzi. Giusto per curiosità, ecco un riassunto delle previsioni per il mio segno nel 2010, copiate e incollate da siti e sitelli vari. Immancabili (e incomprensibili), i grafici di Paolo Fox.

Oroscopo.it

Dire che il 2010 sarà un anno fantastico, per voi amici dello scorpione, è poco! Da circa metà Gennaio Giove, al trigono del vostro Sole nei Pesci, diventerà vostro alleato per tutto l’anno, tranne che per una piccola pausa, da giugno a settembre.
Proprio in questo periodo dovrete affrontare qualche piccolo inconveniente sia in campo lavorativo che in quello affettivo. Urano, agli ultimi gradi del segno dei Pesci, vi sarà però di aiuto.
Vi darà il coraggio di chiarire malintesi con un vostro superiore, e di parlare chiaro con il vostro partner riguardo a diverse questioni che rischiano di mettere a repentaglio la stabilità del rapporto.
Tutto sarà quindi alla vostra portata, basterà saper essere decisi e disponibili ai cambiamenti repentini di rotta. Vedrete finalmente i vostri sogni concretarsi nella stagione autunnale, quando Giove, pianeta amico, ritornerà a servizio del vostro segno, e, con l’appoggio di Venere, darà una svolta decisiva alla vostra vita sentimentale.


Oroscopo.bz

Il 2010 inizierà in modo scoppiettante per i nati sotto il segno dello Scorpione: il primo trimestre sarà già a voi favorevole con l’influsso positivo di Giove.
Noterete un ottimo inizio di anno soprattutto per quanto riguarda il lavoro e gli introiti finanziari. Ciò non vi dispenserà dal prendere decisioni importanti e assumervi le vostre responsabilità, in quanto nulla è dovuto: se non vi impegnate e mantenete alta la tensione, tutto potrebbe girarvi contro. Ricordatevi, inoltre, di collaborare con i colleghi ottenendo da loro un aiuto fondamentale. Discorso a parte va fatto in amore, invece.
I single vivranno un periodo così così fino a metà anno: un Marte non favorevole renderà questo primo periodo ben poco entusiasmante. In estate invece (e fino al termine del 2010) tutto inizierà a girare per il verso giusto e vi troverete a fare nuove conoscenze e sentirvi molto apprezzati dagli altri.
Le coppie dovranno stare attente a non “scoppiare” mantenendo la calma e sopportando un pò più del solito il partner. Anche per loro, però, le cose miglioreranno dall’estate in un crescendo fino a fine anno.

Amando.it

Saturno si trova nel segno che vi precede che, nella simbologia astrologica, è collegato alla fine di un ciclo. Resterà in questa posizione per circa due anni e, con molta calma, vi aiuterà a creare nuove condizioni per la vostra vita portandovi fuori da tutte quelle situazioni che sono diventate inutili o dannose per voi. Siete quindi in una fase transitoria nella quale il passato è ancora molto presente, vi arriverà poi la consapevolezza che dovrete lasciarlo alle vostre spalle. Nella vita pratica sarete aiutati, nei primi mesi dell’anno, dal benefico aspetto di trigono che Giove formerà con le prime decadi del vostro segno mentre dal mese di giugno a fine anno favorirà la terza decade. Questo aspetto nutre la vostra autostima, aumenta la creatività e l’intuizione, favorisce nuove storie d’amore. Anche Venere, a novembre, arriverà ad addolcire l’atmosfera attorno a voi. Purtroppo dovrete subire la dissonanza di Marte fino all’estate ma utilizzando positivamente la sua energia potrete far valere i vostri diritti.
Amore: Questo è un campo che dovrebbe darvi le sue soddisfazioni ma la coppia deve reagire agli impulsi dinamici inviati da Marte che rende polemici e impazienti. Questo pianeta può essere utile a chi vuol farsi avanti e non ha il coraggio di pronunciarsi, perché aiuta a superare incertezze e timidezze. La gelosia andrebbe controllata in se stessi e ostacolata se proviene dall’altra persona. Nei momenti di maggior tensione andrebbero evitate parole troppo taglienti che possono ferire e deteriorare un rapporto. Da quello che si vede nei transiti non è l’amore ad esser messo in discussione ma il modo di condurlo. Da novembre, con Venere nel segno, migliorerà la situazione per la coppia mentre i single hanno tutto l’anno aspetti favorevoli. Bebè in vista per chi ha intenzione di allargare la famiglia.
Lavoro: Con il sostegno di Giove qualcosa di buono dovrebbe arrivare nella vostra vita. Marte vi rende propositivi e vi spinge all’azione, importante è che sappiate dosare questa sua spinta evitando la voglia di novità ad ogni costo e coltivando quei progetti che hanno buone probabilità di riuscita. Potreste trovarvi d’accordo con qualcuno a voi vicino per costruire un progetto insieme. Nella carriera pianificate bene le vostre mosse e agite quando si presenta l’occasione. Uscite di denaro per la casa e la famiglia le avrete ma non mancheranno buoni guadagni.
Salute: Giove governa anche la salute e con i suoi buoni influssi dovrebbe favorire il benessere. C’è quella quadratura di Marte a stimolare i processi infiammatori o gli strappi muscolari ma finirà a giugno. Controllate la dieta messa a dura prova dagli aspetti di Giove e dalla presenza di una golosissima Venere nel vostro segno.

Paolo Fox e i suoi grafici su su Rai Due

martedì 5 gennaio 2010

Roma: alta velocità e sublime immobilità

Il mio Capodanno è iniziato il 29 dicembre: Frecciarossa Milano Centrale-Roma Termini. Tra parentesi, avevo scelto due posti adiacenti e me ne sono ritrovata due su lati opposti, avevo scelto di partire alle 8 e fino alle 8 e mezza il mitico treno AV non ne ha voluto sapere di muoversi (è pur sempre un ammasso di metallo e plasticoni vari). A bordo, soliti incontri casuali, soliti sguardi muti miste ad occhiatacce verso vicini di poltrona troppo fastidiosi, il tutto unito a caffè insipido servito in bicchierini instabili.

Poi, Roma. Con un’oretta di ritardo (“Ci scusiamo per il ritardo”, “Trenitalia vergogna”), iniziano i 5 giorni di vacanza-lampo.
Roma è Roma, non ci sono parole per descriverla. I dettagli sulle guide non possono esprimere la meraviglia. Ore ed ore di cammino, piedi indolenziti e gambe stanche, ma bocca sempre spalancata e naso all’insù.
A Roma ti senti piccolo. Vorresti abbracciare tutto ciò incontri: colonne, fontane, obelischi, piazze, palazzi, piante.
A Roma ti senti mortale. Sei al centro del mondo, al centro della storia, senti che il tempo è fermo, guardi pietre che stanno lì da secoli e sai solo una cosa: tu hai una data di scadenza scritta sul tuo DNA, loro no.
A Roma tutto è tipico, anche i cassonetti troppo pieni, le vecchiette che spingono sugli autobus per aprirsi un varco verso l’uscita, le strade dissestate piene di pozzanghere e fanghiglia.
A Roma viene in mente il ‘sublime’. Reminiscenza dai libri del liceo: per Edmond Burke il Sublime è tutto ciò che “produce la più forte emozione che l'animo sia capace di sentire”, ma riferito soprattutto a forze naturali inarrestabili, come eruzioni, paesaggi innevati, mari in tempesta. Sublime, per Burke, è tutto ciò che rimarca una certa distanza incolmabile tra soggetto e oggetto. Per Kant, il sublime matematico è rappresentato da oggetti quali un oceano, un deserto o il cielo, di fronte ai quali l’uomo riconosce dapprima i propri limiti, per poi riconoscere di essere comunque superiore grazie alla propria capacità di azione morale. Infine, per Schopenhauer, il sublime è il piacere che si prova osservando la potenza o la vastità di un oggetto che potrebbe distruggere chi lo osserva. Roma è tutto questo: lascia spaesati, spiazzati, rende l’uomo formica e poi gli permette di rendersi conto di quanto possa essere geniale. Roma è nostra, è reale, l’hanno creata i nostri simili.

Restano con me, portati a casa a bordo di un altro Frecciarossa:
negli occhi, tutto quello che mai una macchina fotografica potrà catturare;
sul palato, il sapore della cucina casalinga, semplice e buona;
nelle orecchie, lo scroscio ipnotico della fontana di Trevi;
tra le dita, le asperità del marmo consumato;
nelle narici, i profumi di Trastevere sotto la pioggia.