lunedì 30 aprile 2012

Un orsacchiotto, mille storie possibili


Metropolitana, linea rossa per Sesto. Tutto come da copione. 
Chi sale e chi scende, chi sonnecchia, chi sbadiglia, chi gioca con l'iPhone, chi legge il solito free press stropicciato. Ci sono i ragazzi svogliati con lo zainetto carico, le ragazzine con i jeans troppo bassi truccate per sembrare più grandi, le donne in carriera che ondeggiano sui tacchi a spillo senza fare una piega e, immancabili, gli uomini anonimi con il nodo della cravatta fatto male e la valigetta abbandonata sulle ginocchia.
Nulla di nuovo, nemmeno stamattina. 
Finché non noto lui.
Siede lì, accanto alle porte del vagone, lo sguardo basso sulle dita che accarezzano un peluche. Non è un barbone, non mi pare, lo deduco dalle scarpe pulitissime. Ha soltanto un sacchetto del supermercato e non distoglie lo sguardo da quell'orsachiotto che nelle sue mani sembra piccolissimo.
Gli rubo uno scatto.
Mi vengono in mente mille storie su quest'uomo goffo dall'aria malinconica. Un figlio che gli ha lasciato il suo orsacchiotto, un figlio lontano, un figlio che non c'è più, oppure nessun figlio, magari una forma di follia che sfocia nella tenerezza. Di sicuro è un uomo pieno di ricordi, non so perché ma ne sono certa.

giovedì 19 aprile 2012

d'ANNAzione del giorno: In Afghanistan si posa con il kamikaze morto


Uccidi un talebano, o trovi i resti di un kamikaze. Succede, se sei un soldato americano in Afghanistan. Non vedi l’ora di sfogare tutta la tua rabbia contro il nemico della patria per antonomasia, è comprensibile… e cosa fai allora? Fai il cretino, lo trovi divertente, trovi divertente guardare un corpo martoriato, ci scherzi sopra e usi quel che rimane di lui come un pupazzo per farti delle belle foto creative.
Perché? Forse lo incolpi a modo tuo al posto di tutti quelli che ti hanno mandato lì o di tutto il male che esiste al mondo? Ma soprattutto… perché ti sembra divertente un uomo morto con gli occhi sbarrati?
E poi a chi mostrerai quelle foto? Ai tuoi figli, a tua moglie, ai tuoi genitori? Speri che ti dicano “bravo, ottimo lavoro” o che ridano a crepapelle?
Che schifo.



L’articolo completo del Los Angeles Times.

martedì 3 aprile 2012

Arriva la Cabina Intelligente: wifi, punto di ricarica per veicoli elettrici… e funziona ad energia pulita!

Qualche tempo fa avevo parlato proprio qui su questo blog della mia nostalgia per le vecchie cabine telefoniche che stanno scomparendo perché inutilizzate.

Oggi invece leggo una buona notizia che – sebbene non scacci la nostalgia – mi fa pensare che il progresso è il rimedio a tutti i mali.

E’ partita infatti a Torino la sperimentazione della Cabina Intelligente di Telecom Italia e il partner Ubi Connected, che vogliono “raccogliere la sfida delle Smart Cities e degli Smart Services” (così fanno sapere in una nota) .

In pratica è sì un telefono ma contiene anche degli schermi lcd, videocamere, e poi il wifi che permetterà di navigare e consultare mappe turistiche o i servizi presenti in città. Naturalmente funziona a monete, ma si può utilizzare la carta di credito (siamo nel futuro, no?).

Ciliegina sulla torta, la cabina è alimentata da un pannello solare ed è anche un punto di ricarica per mezzi elettrici. Inoltre, è partito un Contest perché tutti possano contribuire a migliorarla attraverso le proprie idee.

Purtroppo mi viene da pensare che siamo in Italia e che queste cabine del futuro dovranno vedersela con i vandali del futuro. Già le immagino coperte dalle scritte dei writers, imbrattate, o peggio ancora distrutte. Peccato, perché in fin dei conti non consumano niente e potrebbero davvero essere un servizio utilissimo in città, quando diventa un’impresa trovare una pizzeria, scoprire quale attrazioni visitare nei dintorni o pianificare il proprio itinerario in extremis.