giovedì 4 marzo 2010

“Ladro di momenti”: essere giovani (e dannati) oggi


La frenesia, le incertezze e il mondo in subbuglio dei trentenni d’oggi dipinti dalla penna di Mario Ciusa


Va letto tutto d’un fiato questo romanzo di Mario Ciusa, un romanzo che è più che altro un racconto di vita simile ad un quadro futurista. Prendete fiato e scoprirete che, prima di aver buttato fuori tutta l’aria dai vostri polmoni, sarete stati catapultati nel mondo dei trentenni di oggi, nei loro turbamenti e nei loro modi di arrangiarsi, di punirsi, di sfidarsi e poi, magicamente, di sopravvivere e voltare pagina.
Ci sono tanti punti nella vita del giovane protagonista, seguiti da altrettante svolte. Mai nessuna, però, sembra essere una vera medicina per l’anima. E’ un libro guidato dal caos, dall’assenza di tranquillità e dalla perdita delle poche sicurezze che potrebbero concedere - anche al lettore - un momento di tregua.

Cagliari, Madrid, Barcellona: città che – se vissute con questa brama di avventura – sembrano somigliarsi fino al midollo. Il nostro eroe è un eroe zoppo, che sbaglia, si rialza, passa notti insonni alla ricerca di una soluzione per cambiare se stesso e la sua vita. E’ un eroe romantico, che si distrugge affogando nell’alcol serate altrimenti anonime, che usa un sesso sfrenato, travolgente, spossante e snervante per sentirsi potente, pur sapendo di essere alla ricerca soltanto di un amore vero, che gli permetta di mischiare ancora le carte e ricominciare da capo.

In certi passi, è anche un inno all’amicizia il romanzo di Ciusa, un’amicizia che a volte delude, ma che poi si rinnova e trae la sua linfa vitale dalla condivisione di attimi memorabili, estremi. Basta un locale affollato, un cocktail e qualche occhiata per mettere in moto la macchina della complicità. Amico, in questo romanzo, è chi non parla la tua stessa lingua ma si fa capire lo stesso per starti vicino; amico è chi ti dice parole amare ma non ti volta le spalle; amico è chi si lascia ritrovare.
E poi le donne. Ce ne sono tante in queste pagine. Eppure l’amore viene fuori tra le righe più che da fatti concreti. E’ dentro il cuore del protagonista, un cuore arido che vive per la felicità degli altri ma stenta a trovare la strada per raggiungere la propria.
I sentimenti che prova sono sempre in subbuglio, contraddittori a volte, sempre portati al limite, sempre distruttori: la protezione per una sorella troppo sola per non farlo sentire in colpa, il finto odio per una madre troppo ossessiva, la rabbia verso il mondo in generale.

C’è anche tanto sole tra una scena e l’altra, benché gran parte dell’esistenza di queste pagine sia notturna. E’ un sole sardo, che si riflette sui vetri delle finestre dei palazzi e sui bicchieri dei bar sul mare. I veri raggi però si intravedono sul finale e non provengono dall’alto.
Se ci si sente bene, ogni giornata può diventare calda e luminosa.
Se il sole è fuori ci si sente soli e in trappola. Se il sole è dentro non importa cosa accade fuori.


Autore: Mario Ciusa
Casa Editrice: Tema

1 commenti:

Anonimo ha detto...

sensibile, struggente, profondo un mare di sentimenti forti che fanno leggere il libro tutto d'un fiato

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