giovedì 21 ottobre 2010

Ancora spot shock: stavolta è sexy-disabilità























Lo slogan è lo stesso in entrambi i casi: “Look me in the eyes… I said in the eyes” / Régardez-moi dans les yeux… j’ai dit dans les yeux”.
Entrambe sono bionde, entrambe portano un reggiseno che esalta la loro femminilità.
La prima è Eva Herzigova, fa la modella ed è nota per la sua grazia nel calcare le passerelle. Quello nella foto è il famosissimo scatto degli anni ’90 per Wonderbra.
La seconda si chiama Tanja Kiewitz, fa la designer, è una mamma e ha deciso di posare per questa campagna della belha Cap 48, un’associazione no-profit.
L’intento era quello di mostrare, almeno secondo gli autori dello scatto e della trovata, che anche la disabilità può essere sexy, affascinante, e che ogni donna ha le stesse opportunità di essere guardata con interesse. Niente da ribattere a riguardo.
Risultato? Questo scatto ha fatto il giro di Belgio e Francia, impresso sulle pagine dei giornali e su cartoline. Di attenzione ne ha attirata eccome… quindi missione compiuta?
“Basta un paio di tette”, dice spesso qualcuno, riferendosi al facile giochino di spogliare una donna per attirare l’attenzione. Un corpo in bella mostra vince quasi sempre, in tv, al cinema, in pubblicità.
Forse non basta più nemmeno questo

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