venerdì 16 dicembre 2011

La Madonna è incinta, lo dice il suo test di gravidanza. E' il poster del reverendo di Auckland

Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei”. (Luca 1,26-37)

Posticipiamo questo annuncio e ambientiamolo in una giornata del 2011. Pensiamoci, come sarebbero i moderni Maria e Giuseppe? Dove vivrebbero? In una favela, in un campo rom, in una vecchia cascina abbandonata? Sarebbero poveri, questo è certo. Ma chissà se sarebbero poveri come le tante famiglie italiane che non arrivano a fine mese o poveri come i clochard che incontriamo al freddo delle stazioni della metro, o poveri come i popoli sfruttati dell’Africa.

Resta il fatto che continuiamo da sempre ad immaginare come sarebbero e quale volto avrebbe Cristo se nascesse oggi. Credenti o meno, quest’immagine vi terrà almeno per un attimo con il fiato sospeso. Se la Madonna fosse incinta oggi lo scoprirebbe con un test di gravidanza. Perché no? E’ così che si fa oggi, no? Ma questo pensiero non è rimasto una semplice considerazione un po’ bizzarra (blasfema, per qualcuno) e la cosa che fa sorridere è che sia stato un reverendo a formularla.

Lui si chiama Glynn Cardy ed in Nuova Zelanda è noto per simili provocazioni. Due anni fa aveva fatto comparire nei pressi della chiesa anglicana di St. Matthews in the City a Auckland un poster in cui venivano ritratti Maria e Giuseppe a letto. Su di loro la scritta “Povero Giuseppe, è duro seguire Dio”. Allo stesso modo, stavolta è comparso il poster che raffigura Maria con un’espressione tra il sorpreso ed il preoccupato, oltre ad un test di gravidanza in bella mostra. Non solo. Cardy ha invitato i fedeli ad essere creativi e ad immaginare una possibile didascalia per la foto. “Almeno se dico che sono vergine, mamma e papà non mi uccidono” è una delle tante ipotesi formulate (si possono leggere qui, alla pagina dedicata a “Mary is in the pink”).

Alle accuse, il vicario risponde così: “E' tutto vero. E' vero il Natale, è vera la gravidanza, è vera la madre, è vero il bambino. E’ una storia fatta di ansia, coraggio e speranza. Il poster mostra Maria, madre di Gesù che scopre di essere incinta facendo il test di gravidanza. Indipendentemente da qualsiasi premonizione, questa scoperta deve essere stata scioccante. Maria era nubile, giovane e povera. Questa gravidanza avrebbe modellato il suo futuro. Sicuramente non è stata la prima donna a trovarsi in questa situazione e non è stata neppure l'ultima”.

Intanto, tra le didascalie, qualcuna si spinge oltre. “Come devo fare a trovare una clinica per abortire?”, scrive un utente, segno che comunque la campagna contro il buonismo natalizio estraneo alla realtà abbia fatto centro.

Ma dall'associazione della diocesi cattolica di Auckland tuonano: “Maria non è una ragazza single scioccata dalla gravidanza. E' una giovane donna che ha dato il suo assenso e ha posto la sua fiducia in Dio”. Sarà, ma oggi più che mai i cattolici avrebbero un gran bisogno di sentire tutti i personaggi biblici un po’ più simili a loro, più capaci di sbagliare, meno infallibili. Magari anche preoccupati se Dio ha deciso di farli diventare genitori sotto una capanna, senza un soldo e con l’ansia di non arrivare alla fine del mese. In fondo, sono proprio gli stessi problemi che il mondo si ritrova ad affrontare dopo 2000 anni di storia.

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