giovedì 17 dicembre 2009

Mors tua vita mea

Tu, donna, con il tuo sacchetto della spesa, cammini infreddolita verso casa. Il marciapiede è stretto, alla tua destra le auto sfrecciano nonostante la nevicata della notte scorsa.
Tu, con i tuoi passettini da formica, stai ben attenta a non fuoriuscire dalla scia lasciata dalle orme che hanno preceduto le tue sul tuo stesso cammino. Hai paura di scivolare, ma vai avanti.

Da lontano, ecco un uomo arrivare in direzione opposta, sullo stesso marciapiede stretto e, a tratti, leggermente ghiacciato. Ti vede. E' tutto imbacuccato, a stento distingui lo sguardo alto, che ti ha già scavalcata. Anche lui tenta di restare al centro del marciapiede, con i suoi passi soffici ma lunghi e agili.

Sei tu, donna, a dover mettere il tuo piedino più a destra, sulla neve, con il tuo sacchetto della spesa che oscilla e ti sbilancia. Non scivoli, la neve per fortuna è fresca, ma ti devi fermare.

Lui? Lui passa oltre, non ti degna di uno sguardo né di un cenno di ringraziamento. Niente di niente.

Non è questione di cavalleria. E' questione di gentilezza.

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