L’idea che i mobili IKEA non siano esattamente a prova di bomba è parecchio radicata nella mente umana. In effetti, non so in quanti abbiano provato ad accomodarsi su un divano letto, o su una poltroncina, ma la sensazione di precarietà è piuttosto lampante.
Quello che oggi non mi sorprende più è l’averlo dimenticato.
Un passo decisivo di questa mia consapevolezza – non compro i mobili migliori, ma compro idee geniali – è coinciso con la visione del video riassuntivo di una campagna adv IKEA, realizzata insieme a Nils.
Nils non è altro che un ragazzo qualunque, chiuso in un box, un monolocale vuoto, da arredare. Tutto in attesa del nuovo catalogo IKEA. Da lì dentro, Nils comunicava però con l’esterno, la sua giornata veniva riempita dalle conversazioni e dallo stream sul minisito creato per l’occasione. Con il passare dei giorni, il suo box diventava sempre più colorato, più ‘suo’.
Ed ecco la forza di IKEA: i mobili che compriamo hanno un nome, diventano quasi degli amici. Mentre li assembliamo ci affezioniamo a loro.
Posso confermarlo.
Poi, ecco un’altra perla, anche questa viral al 100%. IKEA deve aprire un nuovo store a Malmo. Cosa fanno? Aprono un profilo di Facebook allo store manager e caricano foto che ritraggono i loro mobili e oggetti. I primi utenti a diventare amici del tizio e a taggarsi nelle foto sui prodotti, li riceveranno a casa.
E poi le polpette, il gelato e la bottega svedese…
Già, io l’ho dimenticato davvero che i mobili IKEA non sono così solidi come forse dovrebbero. Forse era solo una leggenda metropolitana.
So anche come mi chiamerei se fossi un mobile IKEA.
Sono una di loro. Sono un testimonial. Hanno vinto loro.
0 commenti:
Posta un commento